Akira, l’opera che ha fatto la storia del fumetto e dell’animazione nipponica torna sul grande schermo. L’appuntamento è per il 18 aprile 2018 al cinema.
Akira, l’opera di Katsuhiro Otomo ritorna al cinema per un solo giorno. Nexo Digital e Dynit celebrano il 30mo anniversario del titolo con una sola ed esclusiva programmazione cinematografica.
Il 18 aprile, infatti, si festeggiano i trent’anni dall’uscita di uno dei lungometraggi di animazione più famosi e visionari di tutti i tempi. Un’opera che ha fatto la storia del fumetto e dell’animazione giapponese e che ora torna sul grande schermo con un nuovo doppiaggio italiano.
Tratto dall’omonima serie di Katsuhiro Otomo, Akira fu realizzato con il supporto dell’autore, il quale ne curò gli aspetti minuziosamente. Senza mai staccarsi (quasi letteralmente) dalla sua postazione di lavoro. Si occupò di tutto: dall’elaborazione del layout alle correzioni dei disegni chiave. Nel 1988 il film, con la memorabile colonna sonora di Shoji Yamashiro, vide la luce. Arrivò nelle sale conquistando milioni di fan in tutto il mondo e sbancando letteralmente il botteghino con oltre 50 milioni di dollari incassati.
Il progetto dell’anime coinvolse 1.300 animatori provenienti da 50 diversi studi di animazione e uscì in sala il 16 luglio 1988. A quell’epoca la popolarità del manga aveva ormai raggiunto il suo apice.
Akira è una pietra miliare nella storia dell’animazione: un mix di fantascienza e cyberpunk. Fonde elementi di diversi cult quali 2001: Odissea nello Spazio, I Guerrieri della Notte, Blade Runner e Il Pianeta Proibito. Akira, secondo la rivista Wired è considerato uno tra i 20 migliori film di science fiction di sempre assieme Blade Runner, Gattaca e Matrix.
 |
| Il Poster di Akira |
La proiezione rientra ne La Stagione degli Anime al Cinema, a opera di Nexo Digital, in collaborazione con Dynit. I media partner dell’evento sono Radio DEEJAY, MYmovies.it, Lucca Comics & Games e VVVVID.
⏩ Potrebbe interessarti: Mortal Kombat Legends: Scorpion's Revenge
🔻🔻 Lascia un commento alla fine dell’articolo 🔻🔻
Articolo a cura di Carlo Del Regno
Commenti
Posta un commento